martedì 29 aprile 2008

Nasce la Consulta Romana dei Comunisti !

autore:
consulta dei comunisti
Ordine del Giorno approvato a Roma dall'assemblea unitaria
I circa 200 compagne e compagni appartenenti a tutte le componenti comuniste di Roma riunitisi nell'assemblea unitaria “veniamo da lontano, andiamo lontano” per discutere della gravissima situazione determinata dall’esito elettorale approvano la seguente mozione:

L'estromissione dal Parlamento della sinistra intera non ha precedenti nella storia italiana dal tardo 800 a oggi.

Tutti i partiti che hanno combattuto il fascismo e dato vita alla Costituzione italiana non sono più rappresentati nelle Camere.

Le responsabilità di questo crollo elettorale sono da attribuire al progetto, sapientemente condotto da Veltroni, di riconsegnare alla destra un potere senza precedenti in Parlamento e negli Enti locali nonché di liquidare i comunisti e le sinistre.

In poco tempo, infatti, il segretario del PD è riuscito non solo a riportare in auge e far vincere Berlusconi - il quale ancora nell’autunno scorso versava in una grave crisi politica – ma anche a concedere alla destra la possibilità di conquistare la Provincia e il Comune di Roma, senza dimenticare la schiacciante vittoria del Pdl in Sicilia che farà arretrare drammaticamente la lotta alla mafia.

Le responsabilità per questo crollo elettorale della Sinistra senza precedenti non possono essere attribuite in nessun modo ai comunisti.

Le colpe, al contrario, sono da attribuire a coloro i quali hanno sconfessato e rinnegato l'identità comunista e con essa una difesa coerente ed efficace degli interessi dei lavoratori, dei giovani, delle donne. Finché c’è stato il PCI un tale risultato non è stato mai raggiunto, neanche ai tempi della sua fondazione e in momenti difficili della storia del nostro Paese. Anche nel 1924, nel dilagare della violenza fascista e sotto il Governo di Mussolini, il PCI guidato da Gramsci ottenne una percentuale di voti ben superiore a quella della Sinistra Arcobaleno e riuscì ad eleggere un significativo gruppo parlamentare.

Una seria analisi del voto smentisce chiaramente la tesi per cui a far crollare la sinistra sarebbe stato uno “smottamento” di voti dei lavoratori verso il Pdl. Al contrario emerge chiaramente che ampie fasce di proletariato non approvano le scelte di questa sinistra e hanno deciso in larga parte di astenersi o disperdere il voto.

L'esito del voto, ancorché grave (e forse non ancora pienamente compreso in tutte le sue gravi conseguenze) ci deve far reagire fermamente attraverso il rilancio e la ripresa dell'identità e degli ideali comunisti, della lotta di classe, per una politica nuova che sia espressione reale della classe operaia ed estranea alle logiche dei politicanti. Per questa via i comunisti - che in molti frangenti drammatici della nostra storia hanno mostrato senso di responsabilità e capacità di condurre battaglie vittoriose - garantiranno unità, rinnovamento e speranza di rilancio della Sinistra intera.

L’Assemblea lancia:
1. una festa della bandiera rossa con la falce e martello da svolgersi il prossimo mese di luglio.

2. L’istituzione di una Consulta romana dei comunisti come sede che prosegua lo spirito e il significato di questa stessa assemblea.

3. Fa appello a tutte le compagne e compagni d’Italia e dell’emigrazione a non abbandonarsi alla sfiducia, a reagire, unirsi e organizzarsi per rilanciare l’identità e gli ideali comunisti quale unica speranza per la salvezza della Sinistra italiana, a dar vita a consulte comuniste locali unitarie e a discutere la possibile realizzazione di una Consulta Nazionale.


NON C’E’ VITTORIA NON C’E’ CONQUISTA
SENZA UN GRANDE PARTITO COMUNISTA!

L’Assemblea unitaria delle comuniste e comunisti romani
Roma, 18 aprile 2008

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