mercoledì 25 febbraio 2009

Il popolo e il sentire comune (Oppo)


All’«Infedele» abbiamo sentito Mentana raccontare come è stato licenziato in tronco dall’azienda del presidente del Consiglio, per aver cercato di informare su un evento (la morte di Eluana Englaro) sul quale l’editore e premier aveva lui stesso puntato i riflettori.
A «Omnibus» abbiamo invece ascoltato un dibattito sugli stupri tutto tra donne. Partecipavano, da destra, Alessandra Mussolini, che criticava le ronde e la sottosegretaria leghista Francesca Martini, che le esaltava e proponeva pure l’elezione diretta dei magistrati. «In modo che - ha spiegato - il giudice eletto sia in sintonia con il sentire popolare».
Un «sentire comune» (secondo la definizione di Bossi) che ha il vantaggio di poter essere creato per mezzo di ben orchestrate campagne mediatiche. Cosicché il giudice non debba più rispondere alla legge uguale per tutti, ma all’editore di riferimento, come un Bruno Vespa qualsiasi. E il regime che non c’è diventi sempre più simile a quello che c’era.


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